In ambito legale si trova
spesso la frase “diligenza del buon
padre di famiglia” per sottolineare le
responsabilità delle pubbliche amministrazioni nell’attuare quell'insieme di
scelte condivisibili, ragionevoli e talvolta anche ovvie per gestire un dato
problema.
Da buoni padri di famiglia
quali molti di voi sono, spendereste mai ulteriori soldi per servizi che già
pagate? Ebbene ogni anno l’Italia spende 2 miliardi di euro in consulenze
pubbliche dispersi in migliaia di incarichi (276 mila per l’esattezza) più o
meno inutili, più o meno bizzarri. Figure professionali esterne che diventano
doppioni rispetto ai già abbondanti dipendenti pubblici. Ovviamente Vigonza non
è da meno.
Tra gli 84 dipendenti comunali
vigontini figurano dottori, ingegneri, geometri e ragionieri; tutti ovviamente
ben retribuiti per le loro funzioni. Perché allora avvalersi di tecnici esterni
al comune per “analisi tecnico economiche” (4.039 €), “verifiche dei termini di validità urbanistica” (2.496 €
ancora da saldare), “assistenza perequazione urbanistica” (6.240 € ancora da
saldare)?
Tra le spese più bizzarre un generale
“incarico per la sicurezza” alla modica cifra di 6.120 €, un “indagine sul
mercato del lavoro” per 10.000 €, una
“relazione sulla tutela della salute” a 7.500 € e infine un indispensabile
“perizia grafologica” per soli 2.080 €.
Soltanto nel primo semestre 2011
si sono investiti oltre 110 mila euro per consulenze, di cui 50 mila già
saldati, di queste oltre 60.000 euro vanno per consulenze legali, speriamo giustificate. Ora stiamo a
vedere come proseguirà.
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