domenica 28 aprile 2013

INTERRIAMO L'ELETTRODOTTO


Manifestazione NO Elettrodotto AEREO
Ieri 27 Aprile si sono riunite le associazioni e i sindaci dei Comuni interessati dall'attraversamento dell'elettrodotto aereo, per manifestare la contrarieta' a tale progetto, chiedendone a gran voce l'interramento!
Qui di seguito il video dell'intervento dell'arch. Antonio Draghi, Presidente dell'associazione CAT.



Associazione “Laboratorio Mirano Condivisa”
Comitato per la salvaguardia del territorio Stra – Paluello
 Comitato Difendiamo l’Ambiente in cui viviamo – Fiesso
Comitato Vigonovese per la Salvaguardia del Territorio
  Legambiente Circolo “Sarmazza” – Saonara
  Comitato cittadino spontaneo per la tutela del “GRATICOLATO” – Pianiga
Forse manca qualche associazione all'elenco, ce ne scusiamo se non sono state menzionate tutte.
 
Inutile sottolineare che il MoVimento 5 Stelle appoggia e condivide pienamente, e ringrazia, il lavoro fatto da queste assocciazioni, che da anni lottano per proteggere il nostro territorio. Hanno partecipato anche il cittadino alla Camera Marco Brugnerotto, e il cittadino al Senato Giovanni Endrizzi.

Giovanni Endrizzi
Presenti molti dei Sindaci dei Comuni interessati: Saonara, Vigonovo, Camponogara, Mira, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Stra, Fossò, Fiesso d’Artico e Dolo
per Vigonovo Damiano Zecchinato,
per Saonara Walter Stefan,
per Mira Alvise Maniero,
per Strà Sartori Maricla,
e molti altri.
GRAZIE A TUTTI.

venerdì 26 aprile 2013

Comunicato 25 aprile

Vi diffondiamo il comunicato del 25 aprile dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle.


IL 25 APRILE DELLA COSTITUZIONE

Ci siamo chiesti, dopo tutto quello che è accaduto in questi giorni quale sarebbe stato il modo migliore per festeggiare il 25 aprile 2013.

Un 25 aprile, festa della Liberazione, che avremmo voluto festeggiare con l’elezione a presidente della Repubblica di Stefano Rodotà.

Un uomo, il professor Rodotà, che sarebbe stato il Presidente di tutti. Un presidente della Costituzione.

Costituzione nata dalla lotta contro la dittatura nazifascista, perché come ricordò il costituente Piero Calamandrei “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

Un 25 aprile contro ogni totalitarismo, contro ogni violenza, contro ogni strategia della tensione, contro ogni sopruso.

Un 25 aprile per avere sempre più democrazia e libertà civili in questo Paese. Nel 2008 lo celebrammo in piazza raccogliendo firme per tre referendum sulla libera informazione, quest'anno i portavoce al Senato del M5S saranno nelle loro città e parteciperanno da semplici cittadini alle commemorazioni. Senza presenze "in prima fila" sui palchi o in posti privilegiati. Perchè il 25 aprile fu e deve essere festa di popolo.

L'idea è quella di dedicare ogni anno il 25 aprile ad alcuni articoli della nostra Costituzione.

Per farla conoscere meglio a tutti.

Quest’anno inizieremo da due articoli che parlano di lavoro e imprese.

Articolo 4

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Articolo 41

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.

Scriveva Piero Calamandrei: “La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico. La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare”.

Facendo nostre le parole di Calamandrei seguendo il principio degli articoli 4 e 41, chiediamo con forza che, per via legislativa parlamentare e non tramite decreti legge governativi (siamo una repubblica parlamentare!) si avvii in Parlamento un percorso per portare ad una legge sul Reddito di Cittadinanza e a misure a favore delle nostre piccole e medie imprese che sono il cuore della società e della tenuta democratica.