mercoledì 13 dicembre 2017

L'escalation di furti a Vigonza

Salve a tutti,
quest'oggi faremo un rapido e dovuto accenno alla questione sicurezza del territorio vigontino.
E' evidente che in quest'ultimo periodo ci sia stata un'intensificazione dei furti, e purtroppo ci sembra che non sia stata data la giusta attenzione da parte dell'amministrazione a questo fenomeno.

Di seguito alcuni degli articoli usciti negli ultimi tempi sui giornali.




Ci teniamo a sottolineare che da parte nostra oltre alle dichiarazioni sui giornali, sono anche state portate delle proposte in consiglio comunale. Proposte di buonsenso che sono state bocciate dalla maggioranza.

- Insieme alle altre forze di minoranza è stata presentata una mozione per istituire un piano triennale della sicurezza.
- Di nostra iniziativa, la mozione per l'immediata attuazione del progetto "vigile di quartiere" (progetto presente nel programma elettorale della maggioranza). Bocciano perfino i loro cavalli di battaglia.

Abbiamo inoltre fatto presente che ci sembra ridicolo che un comune come Vigonza, 23.000 abitanti su 33 kmq di estensione, sia "coperto" da sole 16 telecamere di sorveglianza (ormai datate), quando un comune limitrofo come Noventa Padovana, 11.000 abitanti su 7 kmq di estensione, ha più di 76 telecamere e continua ad installarne di nuove. Da inizio legislatura a Vigonza sono stati assegnati solo 10.000€ per il rinnovamento del server di videosorveglianza, ma di nuove telecamere per ora neanche l'ombra. Il tempo scorre, i finanziamenti esterni per finalizzare questo tipo di interventi passano, e Vigonza è ancora ferma ai blocchi di partenza.
Altro capitolo dolente riguarda la sottodimensionata Polizia Locale, torniamo ai confronti sempre con Noventa, 6 vigili a Noventa, contro i 9 di Vigonza, già il rapporto vigile/cittadini è inferiore, se aggiungiamo la variabile dell'estensione territoriale, è ben evidente come sia difficile mantenere il controllo del territorio.

Non vogliamo creare allarmismo, ma è evidente che chi di dovere dovrebbe cominciare a fare una riflessione seria sullo stato delle cose, e dovrebbe aprirsi alle proposte "esterne" piuttosto che chiudersi a riccio e minimizzare su ogni cosa.
L'obbiettivo finale è e deve essere il benessere dei cittadini.