giovedì 26 luglio 2012

Vigonza dice NO all'Idrovia Padova-Mare

Ieri sera, 24 Luglio 2012, al 13° punto dell'ODG del Consiglio Comunale abbiamo presentato la mozione che chiedeva al sindaco di domandare alla Regione di convocare una Conferenza dei Servizi istruttoria, sul tema dell'Idrovia Padova-Mare.

Brevemente un pò di storia. Il progetto dell'Idrovia (inizialmente definita Padova-Venezia) nasce ufficiosamente nel lontano 1955! L'opera fu concepita per collegare Padova e Venezia tramite un collegamento fluviale che permettesse il trasporto e lo smistamento di merci prodotte o consumate nella zona industriale di Padova.
Dopo la fase di progettazione, gli espropri dei terreni, e l'inizio dei lavori, l'opera subisce una battuta di arresto e si arena definitivamente nel 1992, nonostante si continui a legiferare sulla stessa anche negli anni successivi.
Intanto nel 2006, compare per la prima volta il progetto della Camionabile, opera che si va ad aggiungere al progetto iniziato nel 2000 del GRA di Padova. La Camionabile non è altro che una strada a pedaggio di collegamento tra Padova e Marghera-Mestre, che sarà costruita sull'argine destro dell'incompiuta.
Arriviamo al 2010, nonostante sia già da diverso tempo che varie associazioni cerchino senza risultati evidenti di far ricominciare e quindi terminare i lavori dell'Idrovia, vengono risvegliate improvvisamente le attenzioni dei politici veneti sul progetto dell'Idrovia in quanto, in seguito all'alluvione (non considerata catastrofica come quella del 1966) e ai 2 miliardi di euro, bruciati dalla regione per i danni provocati dall'evento naturale, si comincia a considerare l'Idrovia come un'opera utile al fine di ottenere quel minimo di sicurezza idraulica, che in questi anni è sempre stata snobbata a favore della cementificazione selvaggia ed incontrollata del territorio.

Ora vi forniamo alcuni dati e stime fatte in caso di completamento dell'Idrovia in V classe di navigazione (per intenderci, un canale come quelli che vengono usati efficacemente ad esempio in Olanda e Belgio per il trasporto fluviale delle merci):
- Le terre facenti parte del percorso dell'Idrovia Padova-Mare furono già espropriate a suo tempo. La sentenza 293/2010 della Corte Costituzionale ha tra l'altro di fatto stabilito che non è possibile modificarne la destinazione d'uso;
- Il costo stimato per il completamento dell'opera si aggira attorno ai 200 milioni (Dieci volte meno dei soldi buttati dalla regione per i danni subiti con l'alluvione 2010);
- La portata necessaria per garantire la sicurezza idraulica è di almeno 400 mc/s, che si avrebbe rendendola un canale di V classe. Con la Camionabile questa portata non potrebbe essere mai sostenuta, perchè nel project financing che la Regione sostiene, l'alveo disponibile si dimezzerebbe e renderebbe insufficiente l'opera;
- Potrebbe essere utilizzata per il trasporto merci attraverso particolari battelli a basso pescaggio che potrebbero portare fino a 98 TEU in una sola volta (in sostanza 98 camion in meno sulla strada con un solo viaggio), garantendo minori costi di trasporto e minor inquinamento;
- Potrebbe essere usata per il diporto;
- Il Terminal Off-Shore al largo di Malamocco e ad essa connesso potrebbe procurare all'intero sistema portuale 12.000 nuovi posti di lavoro, che diventerebbero 30.000 con l'indotto;
- Se si facesse la Camionabile, questa sarebbe costretta a passare sotto i 14 ponti già costruiti sulle parti costruite dell'Idrovia, facendo mancare lo spazio per le corsie di emergenza e in caso di inondazione della strada questa diventerà quasi sicuramente impraticabile rendendo necessario effettuare quasi sicuramente interventi di manutenzione e/o rifacimento della strada, con un aumento esponenziale dei costi.
- L'Idrovia porterebbe un beneficio in più in termini di sedimenti che confluiscono nella laguna veneziana, che allo stato attuale sta accellerando il processo di erosione dei fondali, che la porterebbe a diventare un braccio di mare come tanti altri.

Qui di seguito vi riportiamo la parte del Consiglio Comunale a cui facciamo riferimento:


Come avete potuto vedere PDL e Vigonza Viva si sono schierati contro la nostra richiesta, una scelta sconsiderata motivata con la scusa dei soliti cavilli, cavillini e cavilletti burocratici, e non, che bloccano (quando una cosa non si vuole proprio fare) l'avanzamento di proposte che portano beneficio alla collettività. Ricordiamo infatti che a causa delle scarse condizioni di prevenzione in tema di sicurezza idraulica (e non solo) la regione ha perso 2 miliardi di euro di soldi pubblici, che potevano essere investiti nel BENESSERE (servizi, sanità, ecc.) dei cittadini della reigione (quindi anche noi vigontini), e non nel ripagamento di danni causati dalle negligenze degli inciuci politici.
Cosa ancora più grave secondo noi, è che il Sindaco, che rappresenta la cittadinanza intera e quindi dovrebbe gli interessi dei cittadini garantendo un benessere che in questo periodo è sempre minore, parli dell'Idrovia come di una "battaglia persa". Lui non si impegna in battaglie perse, quindi se dovessero calare dall'alto la decisione di fare di Vigonza un buco in cui stoccare a cielo aperto tutte le scorie radioattive italiane, è meglio se prepariamo i bagagli e cambiamo paese.
Non parliamo poi di quello che è stato detto da qualcun altro dopo il consiglio, che se durante lo svolgimento del consiglio mostrava semplicemente perplessità sulla proposta, ha poi manifestato in tutto il suo splendore il suo favore per il progetto della Camionabile, piuttosto che per quello dell'Idrovia.

Insomma per Vigonza l'Idrovia non s'ha da fare...comunque ci impegnamo ad organizzare il prima possibile una serata pubblica di approfondimento, richiesto anche dai consiglieri in consiglio comunale, per fugare ogni eventuale dubbio.
Se ci fosse la volontà di cambiare idea sulla votazione non ci asterremo dall'essere favorevoli.

Vi invitiamo a visualizzare i seguenti link per informazioni più dettagliate:

infocat.it - di questo link vi invitiamo a leggere la relazione del Prof. D'Alpaos dell'Università di Padova
idroviapadovamare.org
Idrovia Padova-Mare? Si può fare!! - Video


2 commenti:

  1. Nessuno si chiede che figura ci faremmo il giorno in cui dovesse aprirsi una Conferenza Servizi e Vigonza fosse assente ?
    Mentre la mozione sta passando in molti comuni della provincia, e non solo?
    il nostro Sindaco dimentica che se i canali non hanno modo di scaricarsi in Brenta - perchè colmo - possono solo straripare.  Questo è un sistema di vasi comunicanti , dove la creazione di un collo di bottiglia influenza tutto il bacino.
    Interessa quindi Veggiano come Bovolenta, ma anche Vigonza e Mira.....E voi ne fate parte, (fonte prof. D'Alpaos), tutto dimostrabile, da un parere del ministero dell'ambiente e da atti prefettizi.
    Tutto qui.
    Molti di questi temi fanno "paura" ai Consiglieri, perchè ne sono totalmente impreparati e purtroppo per loro e per chi li ha eletti, il tempo non gioca a loro favore.
    Sono così sprovveduti , da un punto di vista di prassi e metodo politico, che non si rendono conto del vantaggio che avrebbero se potessero informarsi partecipando ad una Conf. Servizi di tipo istruttorio.
    Io suggerirei proprio per venire in loro aiuto, di invitarli a studiare di più , quando si presentano in aula.  Il voto che hanno espresso quella sera non gli giova, anche per altre ragioni sulle quali ora non vorrei dilungarmi, che però li possono toccare penalmente e civilmente.
    Al Sindaco suggerirei di fare una telefonata a D'Alpaos per chiedergli se davvero l'idrovia è più alta del Brenta.
    Il resto viene di conseguenza.
    Come suo ex-studente , al massimo gli dirà di rifare l'esame.
    Sul fatto di non avere elementi contro la Camionabile, beh la condanna a 4 anni di Brentan parla chiaro, vogliamo difendere i complici di questo losco figuro in regione ed in provincia?
    Invito quindi al sindaco e alla giunta di Vigonza di ripresentare la mozione quanto prima, in caso contrario come minimo io chiederei le dimissioni del Sindaco per evidente inadeguatezza politica e culturale al ruolo.
    Noi cittadini dobbiamo pretendere che siano difesi i nostri interessi.
    Per scelte sbagliate (che causano danni ambientali), in futuro, noi stessi pagheremo di più (con meno servizi,magari sanitari).
    Distinti Saluti
    Marco Maccis

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  2. Pubblico qui una lettera aperta:

    On. Presidente del Consiglio dei Ministri,
    on. Ministri,
    gentili Presidenti e Assessori delle Regioni e delle Province Autonome,

    Oggetto: Baldacchino salva-Italia, elettricità pulita e subito lavoro !
    Progetto Tirol-Adria: Canale transalpino Danubio-Tirol-Adria, River-Room-Recreation, energia rinnovabile, mobilità elettrica, linee elettriche e dati.
    Ho il piacere di poter informarVi su un progetto con concreti e importanti scenari di sviluppo.
    Nel 2007 fu presentato il progetto per gli impianti idroelettrici, basati sulla deviazione d’acqua da affluenti dell’Inn in Austria verso l’Adige per la produzione d’energia idroelettrica e per garantire la navigabilità del fiume Adige da Merano al mare per tutto l’anno, presupposto per la nuova via di comunicazione sull’acqua, il canale transalpino Danubio-Tirol-Adria. Tale progetto - integrato e modificato nelle parti “C” e “D” con iniziative utilissime e coraggiose - ora viene ripresentato. Le variazioni apportate riguardano:
    1. L’allestimento e la coltivazione di spazi fluviali , concetto “River-Room-Recreation”,
    2 l’energia rinnovabile
    3. l’elettro-mobilità
    4. le linee di trasporto di energia elettrica e di dati.
    L’innovazione principale del progetto “C” è la copertura - in forma di un baldacchino - di corsi d’acqua, autostrade e strade quale base per le seguenti utilizzazioni:

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